Virginia Barrett - A me resta la speranza





di Vincenzo Sanfilippo, ottobre 2011








Scritto da Vincenzo Sanfilippo  Teatro La sera della prima
                               Marcia Sedoc
DONNE D'AMORE -Rassegna di monologhi al femminile. 
“A me resta la speranza” testo e regia di Virginia Barrett
Interprete: Marcia Sedoc
-Accompagnamento musicale: i Tamburi di Gorè.
(nostro servizio)
Roma. Uno spettacolo all’insegna della solidarietà umana scritto e ben diretto da Virginia Barrett. Trattasi di una drammatica vicissitudine di viaggio di una donna africana imbarcatasi su una “carretta del mare” sulle coste libiche alla volta di Lampedusa, con la speranza di cambiare la propria vita e assicurare un futuro migliore a se stessa e ai propri figli.
Ed ecco la rievocazione scenica d’una delle tante tragedie del mare avvenute l’estate scorsa nel canale di Sicilia a sud di Lampedusa. Marcia Sedoc, nel ruolo della scampata naufraga con in braccio il suo bimbo neonato, come in un fotogramma del film “Terraferma” di Criolese, racconta verosimilmente e con animo accorato le vicende del suo paese , la famiglia che ha lasciato, la speranza del viaggio trasformatosi in peripezia su un barcone fatiscente e stracarico di profughi/clandestini con la loro pelle scura e i loro occhi smarriti. La traversata durata più di venti giorni per una rotta sbagliata e una conseguente avaria li costringe per sopravvivere a bere acqua di mare.
Il racconto della Sedoc si fa sincopato. Gli occhi dell’attrice ci trasmettono immagini scioccanti dei compagni morti di stenti o annegati durante la traversata, dei corpi senza vita scaricati man mano in mare, mentre le scorte finivano inesorabilmente senza che si avvistasse terra. Secondo la sua testimonianza, la loro imbarcazione in pericolo avrebbe anche incrociato altre imbarcazioni, che però non li hanno soccorsi. 
È allarmante che per oltre venti giorni queste persone abbiano vagato nel Mediterraneo senza che nessuna imbarcazione le abbia soccorse. È come se stesse prevalendo la paura di aiutare sul dovere di soccorrere chi è in difficolta' in mare. 
E qui, mentre la donna ci fa partecipe della traversata di dolore, la sua voce si mischia alle ritmiche percussioni cadenzate dei tamburi di Goré che vibrano con suono secco ed incisivo, come metafora della pelle dei popoli percorsa dalla violenza. 
Poi la “terraferma” e, finalmente, la speranza all’apparire delle motovedette della Guardia costiera. Dunque, uno spettacolo di straordinaria potenza evocativa, scritto con passione da Virginia Barrett, ispirata nella stesura del testo dal precetto fondamentale della carità, soprattutto nei confronti delle povere donne profughe, oggi considerate le ultime indigenti della terra. Una umanità, una moltitudine di disperati allo stremo, ammassati in improvvisati centri di accoglienza sovraffollati, quasi al collasso. E molti sono i minori giunti a bordo di barconi senza genitori o parenti, molte le madri gestanti e dunque rimaste senza marito. La geografia di questo esodo elenca migliaia di somali, eritrei, nigeriani e di altri paesi del centro Africa, in marcia per raggiungere il confine tunisino e da lì raggiungere l’Italia. Sono gli africani respinti nei mesi scorsi in mare e riportati in Libia, da dove erano partiti, e rinchiusi nei lager allestiti da Gheddafi. Conseguenza dell’accordo stipulato con il nostro governo. Ma quel trattato non c’è più, in Libia c’è la guerra, e l’esodo di profughi è ricominciato perché cacciati da Gheddafi. Continua così l’emergenza immigrati non solo a Lampedusa ma in tutta Italia, dove avviene lo smistamento nei diversi centri e case di accoglienza gestite dalla Caritas in collaborazione con altri.
Spettacolo molto applaudito ed egregiamente interpretato da Marcia Sedoc, attrice socialmente impegnata anche come volontaria per l’immigrazione da ben tre anni presso il Municipio 8 di Roma.
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*Brevi note biografiche. 
Marcia Sedoc nata in Suriname (ex colonia Olandese) cresciuta ad Amsterdam, vive in Italia dal 1985. Laureata in lingue, diplomata in recitazione e arte drammatica, cantante, attrice di cinema e di teatro, conduttrice e autrice di programmi Sky. Nel cinema, ha lavorato con F. Fellini in “Ginger and Fred”, con Lamberto Bava, Pupi avati, con Antonio Bonivento, Michel le Roi.
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