di Carlangelo Scillamà - Teatro Duse - Roma Maggio 2004
DONNE IN DRAMMA, AL TEATRO DUSE
Il "Duse" è un piccolo teatro, non più di 50 posti, situato in via Crema nel popoloso quartiere San Giovanni; ricavato nell'interrato di un palazzone, pare sia stato realizzato nel periodo fascista per volontà di un gerarca che lì risiedeva. Non conosco il nome di quel gerarca né le sue gesta più o meno nobili, ma per la realizzazione di questa piccola saletta -ancorché destinata un tempo a suo uso personale - sento perlomeno di dovergli un grazie.
Questo sentimento di gratitudine provo ogni volta che metto piede all'interno del "Duse", che osservo gli stucchi alle pareti, le poltroncine rosse e un po’ lise, il sipario di velluto pesante , l'atmosfera antica che tutti questi elementi, messi insieme, sanno evocare; e quando si apre il sipario e si accendono le luci, per le misure anguste dello spazio, tutta la sala sembra diventare palcoscenico e tu parte del gioco della rappresentazione.
Questa volta l'occasione di tornare al Duse mi è stata offerta dalla messa in scena di due brevi, intensi testi teatrali : " La Voce Umana" di Jean Cocteau e " Saluti da Bertha" di Tennesse Williams uniti insieme dal comune denominatore "DONNE IN DRAMMA".
A dar voce ai personaggi e anima e lacrime, a dar vita ai loro drammi a condurci nella parte più profonda ed intima della loro anima di donne appassionate e innamorate e angosciate, comunque inesorabilmente ferite, ci hanno pensato Masaria Colucci e M. Chiara D'Apote. La loro interpretazione, talvolta fin troppo appassionata, assecondata da una regia non invadente ed una scena soft ha coinvolto gli spettatori che, a fine spettacolo, le hanno a lungo e con convinzione applaudite.
c. s.
Roma Teatro Duse dal 13 al 23 maggio 2004
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