Antologia di Corti teatrali




di Vincenzo Sanfilippo, ottobre 2011






Scritto da Vincenzo Sanfilippo 


Teatro di scena

Collana a cura di Renato Giordano e Cristiano Amato.
ANTOLOGIA DI CORTITEATRALI
Scelti e pubblicati nella ricorrenza del decimo anno di Schegge d’Autore Festival della Drammaturgia Italiana.
Diciassette testi teatrali, prodotti nel periodo dal 2000/2006, con premessa di Cristian Amato, introduzione critica di Franco Cordelli- Postfazione di Renato Giordano.
Autori: Raffaele Aufiero “ Serata Berlinese di Anton Cechov”; Enrico Bernard “Cenerentola assassina”; Renato Capitani, “Riproduzioni”; Lucio Castagneri, “Medea per Un’ora; Federico Caramandre Ronconi “Farfalle; Renato Giordano” Banghok”; Giancarlo Gori, “Automi di Poeta”; Luigi Lunari,”Moglie di poeta”; Marco Palladini, “Abu Ghraib memorandum”; Michele Perriera, “Dove hai lasciato la tua barca”; Claudia Poggiani, “Maschile Plurale”; Francesco Randazzo, “Nzula”; Riccardo Reim, “Giada d’oriente”; Carlangelo Scillamà, Ritratto di signora con Foulard giallo”; Salvatore Scirè, “Una sera a capocabana”; Alessandro Varani, “Fiction”; Turi Vasile, “La visita”.

diz. Pagine . pubblicazione realizzata dall’Enpals Fondo Assistenza e Previdenza PSMSAD.
La presentazione avverrà al teatro Tordinona
Il 17 maggio alle ore 19,00.
(nostro servizio)
  
Roma. L’artisticità contemporanea, che ridisegna l’identità di un nutrito gruppo di autori teatrali presenti in questa raccolta di atti unici collegati alla rassegna di Schegge d’Autore, offre uno spaccato della nostra drammaturgia a dir poco inusitato per varietà, ricchezza espressiva, originalità rispetto ai canoni di conformismo dilagante e dominante (diventato oggi ineluttabile scelta pena l’emarginazione economica). Questa diversità di stili, da intendere negli aspetti costanti e caratteristici propri del modo di esprimersi di ogni autore, scaturisce da una diversificazione di soluzioni immaginative e scritturali, la cui coesione prende corpo con solida omogeneità in questo volume di 344 pagine (con una significativa copertina di Lucio Castagneri, titolo “il capocomico”), che fa "categoria" emergente nel panorama della nuova drammaturgia italiana impegnata ad indagare lo stato di frammentarietà dell’esistente come dato su cui misurarsi.
Oltre agli autori, che hanno preso in mano il loro futuro, emerge la figura del critico militante (delegato per definizione ad assumere con l’autore la responsabilità dell’opera all’insegna del rischio vissuto come etica e come passione), che negli ultimi anni sembrava essersi ecclissata; adesso riaffiora condividendo con gli autori il progetto e insieme il destino dell’opera nella difesa della radicalità del proprio irriducibile valore.
L’autorevolezza critica di Franco Cordelli, scrittore, critico teatrale e letterario, che- in questo volume - ha scritto di ogni singolo autore si è andata affermando e confermando nel tempo, soprattutto per aver svolto una funzione “specifica” di coincidenza tra il sapere critico e le altre forme di “sapere” trasversali prodotte dagli autori di teatro di ricerca sui nuovi linguaggi. Così come tali forme di scrittura sono state collaudate dalla decennale rassegna Schegge d’Autore.
Essa continua a realizzare, anno dopo anno, i rapporti fra la creazione scritturale del testo e la sua fruizione attraverso il luogo di verifica che è il palcoscenico, inteso come interfaccia dell’imprenditoria teatrale che cerca valori legittimati a priori, con consensi di pubblico e critica. Promozione strategica alla produzione e salvaguardia del bene culturale, che impone forme di gestione “illuminata” a soddisfare i bisogni della comunità. 
Ecco allora che la parola critica, intesa come esegesi, ritrova il suo senso se, a partire dalla consapevolezza delle nuove modalità di comunicazione e dei nuovi stili di fruizione, sa aprirsi con disponibilità a riconsiderare la scrittura teatrale non solo come facoltà poetica “autoreferente” ma soprattutto come fondamento scritturale d’alto livello professionale, inteso come “progettod’autore” dal quale iniziare a costruire l’allestimento teatrale, costituito da un insieme di elementi testuali e di linguaggi non verbali (extratestuali). Relazione qualche volta conflittuale dovuta al dinamismo interattivo che lega oppure divide le “ragioni del testo” e le “ ragioni della messinscena” costituite da un corpus di norme scenico-compositive proprie dei gesti, idee improvvise, fattualità impervia dell'allestimento.
Scrive Renato Giordano nella postfazione: “In dieci anni sono andate in scena circa 350 corti teatrali di autore italiano, e sono stati impegnati tra attori e registi circa 1600 persone. E la sala Pirandello del teatro Tordinona composta da circa 150 posti, in questi undici anni ha ospitato alcune migliaia di spettatori. Inoltre gli spettacoli prodotti sono ripresi e immessi in rete su wwwe.Theatre, a cura di Simone Carella e Ulisse Benedetti, producendo documenti di teatroteca e ulteriore audience. Schegge d’autore oltre ad essere sicuramente una manifestazione teatrale rilevante nel nostro panorama nazionale è a mio avviso, ancor di più un eccezionale evento “culturale e sociale” e questo aspetto ritengo non sia fin’ora stato analizzato e giudicato come merita.”
Il volume comprende 17 testi teatrali che hanno partecipato alle prime sei edizioni di Schegge d’Autore, ottenendo riconoscimenti al testo, all’ interpretazione, alla regia. All’interno del volume sono state inserite foto di autori, registi e attori.
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