su " Children" di Antonio Tramontano da V. Sanfilippo


Articolo rivista Inscena online. Recensione di Vincenzo Sanfilippo.
PROSA.Teatro Tordinona.
CHILDREN di Antonio Tramontano.Regia dell'autore.
Con: Adelina Criscuolo, Aniello Pecoraro, Stefania Salese, Jada Tedesco, Antonio Tramontano.

Premio speciale Giuria. Schegge 2007
Roma. Children è un progetto di laboratorio sperimentale di scrittura scenica d'insieme ideato dall'autore e maturato nell'ambito del DAMS di Salerno di cui gli interpreti ne fanno parte. Partendo da un'idea dominante (come afferma l'autore), il gruppo di lavoro attraverso la tecnica dell'improvvisazione d'insieme ha esplorato ed è approdato a un prodotto finale in cui le varie espressioni artistiche (pittura,danza, poesia, musica) si con-fondono in una creativa commistione che recupera non soltanto i valori di ogni singola componente, bensì anche il senso globale che scaturisce dall'irrelazione fra gli elementi.
Questa operazione di natura concettuale sui linguaggi teatrali, che si svolge nell'ambito della rassegna Schegge d'autore, ha una sua valenza in quanto ripropone una metodologia operativa fondata sull'interferenza delle varie discipline, mirando ad effetti "totalizzanti" coinvolgendo lo spettatore ad emozioni sensoriali multiple e, almeno secondo le intenzioni, intensificandone le capacità di percezioni espressive.( Teorie queste che Wagner sperimentava con Piscator nel suo Wort- tondrama, e che in seguito sono state evidenziate nel teatro delle avanguardie storiche del'900.)
Per cui Children rimanda alla riconsiderazione della "nascita" da cui scaturisce l'impulso d'una genuinità espressiva, di un assoluto disincanto, quale lacerante "filastrocca" soffiata in vernacolo partenopeo da Tramontano che elenca un "dossier" sulla strage quotidiana degli innocenti a cui è preclusa la vita, la gioiosa ansia del bambino che aspira trepidante alla scoperta del mondo. Al centro scena la candida sposa statuaria, solida nella sua atmosfera con espressione dello sguardo dolce, in quella posa classica al lampo di magnesio come in una foto d'epoca. Sulla sinistra della scena gli attori costruiscono una scultura di cubi sovrapposti dove sono sagomate allusive mani. Una danzatrice muove lievemente lo spazio scenico suggerendo una crisalide che diventerà farfalla, mentre quelle ali vengono dipinte con sovrapposizione di segni apotropaici di chiara matrice informale. Non manca la didascalica carrozzina per neonati portata in scena dal "mammo" Tramontano che riepiloga le crudeli dissonanze dell'infanzia abusata esprimendo con toni accorati tutto un mondo di caricatura e deformazioni. La colonna sonora incessante assurge a primaria importanza con il suo lessico musicale, incorporando nei suoni il discorso compiuto nella interezza del componimento contemplato unitariamente. C'e un filo che accomuna alcuni autori presenti in questa Rassegna ideata dal regista drammaturgo Renato Giordano il quale, appositamente, ha selezionato alcuni autori che tentano di realizzare dei Corti teatrali con una scrittura scenica costituita da linguaggi non verbali amalgamati ai linguaggi verbali. Questa metodologia lascia intuire l'estrema complessità della scrittura teatrale "a struttura aperta" costantemente distribuita su diversi pentagrammi che ne ampliano semanticamente soluzioni scaturite dalla quotidiana pratica del laboratorio teatrale. Spettacolo di nicchia molto applaudito dalla platea che ha seguito la rassegna.

10 maggio ’07 Vincenzo Sanfilippo
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